Il boschi raccontati in questo blog mi piace trasmettano tranquillità , qui dev'essere un 'isola in cui fuggire .
Un'isola questa senza pretese fatta di parole semplici come lo sono io , foto principalmente scattate con il cellulare senza grandi tecnologie , storie raccontate o inventate di sana pianta...questo è il bello !

martedì 14 aprile 2015

Nero

Quando uno diventa genitore oltre alle molte implicazioni psicologiche che questo stato comporta ve n'è una che ho scoperto da poco tempo ed è quella dei ricordi di bambino. Osservando mio figlio nei suoi giochi mi riaffiorano ricordi che avevo quasi del tutto dimenticato ,belli vividi ,freschi come se facessero parte del giorno prima .
Ora succede che questi pensieri vengano inevitabilmente  associati a delle situazioni ben precise , quelli più frequenti ad affiorare ,visto la passione di mio figlio per gli animali ,sono di questo genere ,anche perchè io ero come lui ora .




Oltre ai vari cani da caccia di mio padre ,la mia infanzia è stata impreziosita da molte esperienze ,vissute e subite ,di molti animali : partendo dal gatto Michelangelo che alla veneranda età di 16 anni compì per ben due volte l'impresa Valmala -Saluzzo in una quindicina di giorni ben 25 km , poi il porcellino d'india con ciuffo incorporato che , mai stato tanto simpatico ,mi mordeva un giorno si e l'altro anche .
Il criceto Crico ,l'esploratore , con gabbia sempre aperta ,per la gioia di mia nonna , con tanto di rampe e rampette da me costruite per salire o scendere agevolmente , fatto una brutta fine però , finita l'ovatta per il suo nido mia madre pensò bene di metterci al posto un paio di mutande di mia nonna ,che lui prontamente fece passare sulle sbarre della gabbia sopra e con l'elastico si suicidò all'istante.
 Potrei poi parlarvi della ketty o di Chicco e di molti altri amici che per strada mi hanno abbandonato ma oggi mentre camminavo per il sentiero ,questi due , di cui vado a narrarvi tra poco , sono quelli che ha ricordato il mio cuore , la kicca e Nero .
La kicca è arrivata nella mia vita quando io avevo sette o otto anni , era ferita , era una marmottina appena nata , mio padre l'aveva trovata su in alto sui pascoli in  montagna , portata a casa  ,curata come meglio poteva , poco tempo la ferita era guarita e lei rimase con la nostra famiglia per più di dieci anni . Viveva fuori in giardino di giorno e la notte scendeva in cantina , si accoccolava sulla paglia di una vecchia damigiana e sognava grissini e pere . Un episodio ricordo bene , quando uscì dal cancello , camminò lungo la stradina sterrata fino al palazzo più in fondo , scese nella cantina del medesimo ,spagliò una damigiana di vino calabrese e contenta si acciambellò per iniziare il suo letargo .Sentite grida per la via ,mia madre e mia nonna accorsero subito per vedere cosa capitava, all'interno del palazzo dei calabresi la scena era degna di un film d'azione , c'era un uomo con la pistola in mano che tremando si avvicinava alla porta della cantina gridando : "O' zucculuni !!". La Kicca si salvò da morte certa , mia mamma se la prese in braccio e la riportò a casa .


Lascio Nero per ultimo perchè non posso vedere un corvo volare senza sentire il mio cuore che batte più forte .
Nero era stato investito da un 'auto nei pressi della nostra casa , l'avevo preso era  ferito ad un 'ala , che poi avevo steccato con dei rametti e bende , l'avevo messo nella gabbia dei conigli che era vuota ,ero piccola non so come ho fatto ma l'ho guarito ,sia con le cure , con il cibo e con un sacco di coccole .
Ho scoperto che le coccole gli piacevano un sacco, così passavano i giorni e Nero volava fuori dalla mia finestra al mattino , si posava sul davanzale ed aspettava che aprissi per farlo entrare . Mi ricordo perfettamente ancora il suo piattino sempre posizionato sul davanzale del cucinino . Mi aspettava sul ciliegio quando tornavo da scuola e quando ci siamo trasferiti lui è rimasto con la famiglia che ha comprato la nostra casa ,mio padre non ha voluto portarlo con noi ,per molti anni Nero è rimasto con loro , i nuovi proprietari di casa ci davano sue notizie . E' strano come di tutti gli animali con cui ho condiviso una parte di vita assieme ,il ricordo di questo corvo affettuoso è quello predominante .Ne invento tante di storie ma questa di stasera non è di fantasia anche se può sembrare , sono i ricordi che riaffiorano più che in testa nel cuore : ieri ho visto mio figlio giocare al veterinario e moltissimi corvi reali , neri lucenti giocare sopra le nostre teste volteggiando  facendosi trasportare dalla corrente , sono questi giochi che mi hanno tirato fuori  Nero .

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