Il boschi raccontati in questo blog mi piace trasmettano tranquillità , qui dev'essere un 'isola in cui fuggire .
Un'isola questa senza pretese fatta di parole semplici come lo sono io , foto principalmente scattate con il cellulare senza grandi tecnologie , storie raccontate o inventate di sana pianta...questo è il bello !

martedì 7 aprile 2015

Il principe lucente

Sono qui nel mio letto ,vedo le stelle attraverso il velux sopra la  testa una brilla più delle altre , non so qual'è, mi piace osservarla a lungo ,sembra si sposti .
Chissà in queste notti cosa succede sulle montagne , lungo le valli e dentro il bosco ,sicuramente con l'arrivo della primavera ci saranno meravigliosi festeggiamenti ,tra i popoli fatati del bosco; a tal proposito una storia mi fu raccontata da una vecchina che si chiamava  Catlinin  , mentre stava mungendo una delle sue mucche il suo viso si fece allegro ed iniziò a parlarmi : " Mi viene ancora da sorridere pensando al principe delle Rocce bianche quando si presentò davanti alla fata del Vento ,sul grande prato di San Bernardo .....



La festa era già cominciata , stavano partecipando la maggior parte delle creature fatate dei dintorni , i fauni , arrivati dal bosco a sud del grande prato ,stavano suonando i flauti e le arpe di legno di faggio, avevano già bevuto parecchio vino ancor prima di arrivare lì per cui inventavano melodie strampalate ma del tutto originali , seguendo quella brezza fresca che passa tra gli abeti e crea suoni fantastici .
Gli gnomi dal canto loro non erano da meno , ballavano ridendo a crepapelle , formavano una sorta di catene tenendosi per mano e poi danzando come pazzi si ingarbugliavano tra loro cadendo uno sull'altro con un grande scroscio di risate generale .
Le silfidi fatine del bosco invece per l'occasione si erano ornate di lunghi mantelli bianchi fatti di filo di ghiaccio , con il chiarore della luna ed il loro volare leggero sembravano tanti cristalli luccicanti che nel cielo notturno parevano quasi stelle .


Era la festa che salutava l'arrivo della primavera , ma ahimè quella notte era ancora invernale fatta di neve e ghiaccio e così prima di partire , il principe delle Rocce bianche provò un pò dei suoi abiti più caldi e mantelli più pesanti ma nulla trovava che gli piacesse o che fosse caldo abbastanza .
Possedeva gli abiti più preziosi di tutta la montagna appositamente creati dagli gnomi con tessuti di aghi di pino cembro , fili di licheni ,fiori di cardo selvatico e stelle alpine ma non erano mai abbastanza per lui , per la sua importante posizione .
Era il principe di carattere estremamente antipatico proprio per il fatto che non gli andava mai bene nulla ed anche perchè trattava tutti con ostentata superiorità , non aveva mai avuto una compagna degna , a parer suo , del suo rango e della sua persona .
Quella sera però sarebbe andato alla festa sul prato, si era innamorato di una fata del Vento del est e la voleva per se , fosse con le buone o con le cattive l'avrebbe fatta sua , portata al castello e imprigionata se avesse fatto resistenza . Il vestito ed il mantello che aveva deciso di mettersi alla fine erano assai poveri , ai suoi occhi di principe presuntuoso , una volta arrivato alla festa e visto quelli meravigliosi delle silfidi che brillavano nel cielo , le chiamò al suo cospetto e ordinò loro di tessere per lui all'istante un abito come i lucenti mantelli che indossavano .


Le silfidi care fatine si spogliarono dei loro mantelli ed iniziarono a cucirli ad uno ad uno assieme ,ed in pochi istanti , stanche ed infreddolite , confezionarono l'abito più bello che nessuno sul prato di San Bernardo avesse mai visto , era candido come la neve ma allo stesso tempo lucente come ghiaccio, bellissimo ed unico .
Vestito così di tutto punto si presentò davanti alla fata del Vento per ordinarle di ballare, ma aveva fatto i conti senza l'oste come si suol dire , perchè la fatina in questione visto cosa il principe aveva fatto alle povere silfidi per un vanto personale si prese la sua rivincita  all'istante , senza nemmeno che egli potesse aprir bocca.
Il colpo di vento freddo che seguì spazzo via  in mille pezzettini l'abito del principe ,che finì sugli alberi e sulle rocce vicino e lui rimase nudo , mortalmente umiliato davanti alla fata che se la rideva a crepapelle assieme ai fauni agli gnomi ed alla silfidi finalmente vendicate .

  




Ma tutto si perdona se il soggetto in questione si avvede dei propri errori , e il principe per la prima volta umiliato capì che ad aver e voler troppo non si è mai felici .
La fata del vento dal canto suo vedendoselo nudo davanti prima rise ben bene della lezione impartita , poi però valutò che non era niente male ciò che vedeva, ed un pensierino lo fece ...ahahaha sposandoselo il giorno della festa dei bucaneve ; ma questa altra storia te la racconto un 'altra volta Sara , ora lasciami mungere almeno un altro pò".
Ora sono qui che guardo la stella di prima , si muove eccome, ora la vedo bene ,è una silfide che si è rifatta il luccicante mantello fatto di fili di ghiaccio , va alla festa sul prato di San Bernardo , inizierà ora è quasi mezzanotte .

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